Trading e Natale: Storie natalizie dai floor; Una poltrona per due e La guerra dei Roses

Sia che voi siate trader professionisti, master coach, master trader, guru master, insomma… fate voi, sicuramente state aspettando la Vigilia di Natale e non certo perché un ciccione vestito di rosso e con la barba verrà a portarvi dei doni, ma per rinnovare il tradizionale appuntamento natalizio con “Una poltrona per due”, il film del 1983 di John Landis, con Dan Aykroyd, Eddie Murphy e le meravigliosa Jamie Lee Curtis (tra l’altro figlia del grande Tony, quello di “Attenti a quei due”).

Il bello è che, se per noi italiani il film è ormai diventato il film natalizio per eccellenza, per gli americani – come ci confermano i nostri amici trader d’oltreoceano, “Trading Places” (è questo il titolo originale) è tutt’altro che il filmone della Vigilia, anzi, per molti di loro, non è natalizio per niente!

Strani ‘sti Americani, vero? In effetti, per loro, “Una poltrona per due” è più un film sul mondo del trading nei primissimi anni ’80 e, sempre i nostri amici che sui trading floor ci stavano davvero, ci hanno raccontato delle storie sulla realtà di quel mondo che sono un po’ diverse dalle immagini patinate di Louis Winthorpe III e del suo circolo esclusivo nell’Upper West Side delle Grande Mela.

Ma quanto sono strani i trader professionisti, quelli veri?

Beh vediamolo insieme e, per farlo, rifacciamoci a due film, al già ricordato capolavoro natalizio di John Landis e a “La guerra dei Roses”, un film di discreto successo della fine degli anni 80 che parlava di avvocati litigiosi, molto litigiosi e divorzi sanguinosi.

E che c’entrano avvocati e divorzi col trader, diranno i nostri lettori?

C’entrano, c’entrano. Fidatevi di noi, ma soprattutto dei nostri amici USA che ci hanno raccontato la storia dei veri “Roses”.

Il mondo dei trader professionisti USA è un mondo strano; un mondo in cui girano davvero tanti soldi, diciamo… ehm, qualcosa di un po’ diverso da quello che si vede per i “trader professionisti” italici.

Aggiungete a tutto ciò un’età media sui 28 anni per i floor trader e vedrete che certi atteggiamenti divertenti, magari immaturi, talvolta cattivi, spesso non sono altro che mezzi per alleviare lo stress.

E di questi anti-stress estremi, i nostri amici trader USA ne hanno visti e ne vedono tanti… altro che Wolf of Wall Street…. Questa è gente che fa cose così assurde che Oprah Winfrey li invita al suo show per raccontare le loro bizzarrie e far fare quattro risate a noi poveri mortali.

Noi non siamo Oprah, ma proviamo lo stesso a farvi fare due risate natalizie, perché il trading è stressante e ogni tanto, un po’ di sana goliardia aiuta.

Ricordate la splendida casa di Louis Winthorpe III, con l’inappuntabile maggiordomo Coleman? E tutti i preziosi arredi? Il vaso Ming che il buon Billy Ray Valentine rompe davanti a Randolph e Mortimer Duke? I tappeti persiani sui quali gli invitati al party di Billy Ray spengono le cicche?

Bene, vi possiamo confermare che i trader d’oltre Atlantico hanno un debole per l’arredamento, proprio come i Duke, Louis, e pure il buon Billy Ray, che sarà anche stato un accattone fino a tre giorni prima, ma quando i suoi ospiti festanti gli squinternano casa, si incazza un po’ pure lui.

Ma qui entrano in ballo i Roses.

D’accordo, lo sappiamo, ancora non vi abbiamo fatto capire cosa c’entrino col Natale, ma soprattutto col trading ‘sti famosi avvocati Roses.

Avete ragione, allora è tempo che iniziamo a svelare l’arcano.

I Roses che nel film sono per l’appunto una coppia d’avvocati, nella realtà erano una coppia di trader, Ted e Carol, che il nostro amico S (market maker a Chicago) conosceva bene, visto che operavano nei pit dell’OEX, il vecchio caro S&P 100, l’indice con la maggiore liquidità nei rutilanti anni ’80 e con le opzioni più utilizzate nei pit.

Perciò, lasciamo per un attimo Louis e Penelope nella loro romantica cena pre natalizia nella mansion dell’Upper West Side; anzi, lasciamo proprio New York e teletrasportiamoci a Green Lake, Wisconsin, nel White Christmas più white che ci sia, nella splendida villa di Ted e Carol.

Carol era una vera appassionata di arredamento e con Ted voleva fare di quella villa a Green Lake il loro buen retiro natalizio.

E siccome a Carol non mancavano le palanche, pare che all’epoca avesse speso milioni per quella casa. Sotto Natale, poi, Neiman Marcus (un negozio di super lusso in America) consegnava in quella villa manco fosse la Amazon di oggi, perché la dolce Carol voleva che i loro Natali fossero davvero i più belli e romantici del mondo.

Il Natale, però, prima o poi arriva e prima o poi passa; dopo di che arriva sempre l’Epifania che tutte le feste si porta via. Ora, non sappiamo se Carol fosse la Befana che portò il carbone a Ted, ma di certo sappiamo che l’amore finì e si arrivò al tipico divorzio americano, con lui e lei che si insultano e si perseguitano a vicenda, con il villone di Green Lake che diventa l’oggetto del contendere.

È mio, no, tocca a me… si sa come vanno le cose tra comuni mortali. Se poi la vicenda tocca villoni e arredamenti da mille e una notte, allora tutto diventa più complicato.

Alla fine, come Dio volle, per il buon Ted giunse l’ora di staccare il fatidico assegno di divorzio (e vi lasciamo solo immaginare di che razza di assegno si trattasse) e chiudere per sempre la loro ex storia d’amore, villone incluso.

A Ted, però, l’amaro calice non andava giù e, tra villone e importo che doveva scrivere sull’assegno, il fegato gli rodeva, e manco poco!

Per questo, conoscendo la formidabile superstizione di Carol, che ti fa? Rifila alla sua ex signora un assegno il cui numero ha tanti bei 13 che in America portano sfiga e ovviamente Carol si infuria…

… Si infuria soltanto??? Magari…

Quella dà proprio di matto e lo porta in tribunale per farsi cambiare assegno e il giudice le dà ragione. Ted deve fare buon viso a cattivo gioco e adempiere, però, il bastardo, mentre stanno uscendo dal tribunale, e lei tutta felice si mette in borsetta l’assegno anti-sfiga, le sussurra:” Amica, vedi che ho fatto mettere il malocchio su tutto il libretto dal quale ho staccato l’assegno”.

Apriti cielo! Carol si imbufalisce sul serio e quando un americano si incavola, va dal giudice, anche per le cazzatine.

Se poi è un americano ricco ad incavolarsi, dal giudice ci va con un esercito di avvocatissimi di NY che costa quanto una portaerei nucleare.

Carol, che è americana e pure ricca, molto ricca dal giudice ci ritorna e questo poveretto, che a quel punto si era davvero scocciato delle loro pagliacciate, le chiede come pensa di risolvere il suo problema di malocchi, incantesimi, pomi d’ottone e manici di scopa.

Carol la risposta ce l’ha bella e pronta:” Voglio un monaco tibetano originale doc. Deve venire dal Tibet per togliermi il malocchio dall’assegno”. Paga Ted, of course.

Per quanto strano e folle vi possa sembrare, il giudice le dà ragione, magari per togliersi dalle balle una volta per tutte quei due miliardari invadenti, e ordina che si porti in loco un adeguato monaco tibetano anti malocchio, per mettere la parola fine a questa vicenda.

Come potrete immaginare, non è che nei pit di Chicago viga il bon ton e la discrezione.

Al contrario, il caso dei due ex coniugi litigiosi e superstiziosi divenne l’argomento del giorno e tenne banco a lungo nei pit, fino a giungere all’orecchio di Oprah Winfrey che invitò Carol in televisione.

A questa non sembrò vero di andare in prime time, dalla mitica Oprah a raccontare di questi panni sporchi; tuttavia, ad ogni buon conto, si presentò allo show esibendo in bella vista una testa rinsecchita, una di quelle che usano gli sciamani, per allontanare gli spiriti maligni. Hai visto mai che Ted avesse lasciato uno dei suoi assegni lì nello studio, nascosto sotto la sedia di Carol per farle un dispetto???.

Buon Natale dal Team di Option Traders!

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